Gli impatti economici

ICAB crea un indotto economico in relazione alle proprie attività tramite impatti indiretti legati alla filiera in particolare per:

• Gli agricoltori da cui si approvvigionano della materia prima;
• I trasportatori della materia prima, a monte, e logistica a valle in uscita;
• Le attività di servizi di manutenzione, affidate a ditte esterne, per la messa a punto degli impianti in previsione dell’avvio dell’attività produttiva.

Guardando agli impatti economici indiretti del triennio appena trascorso, il 2020 è stato un anno caratterizzato dagli effetti della pandemia di COVID-19. In questo anno le vendite della passata sono aumentate notevolmente a causa del lockdown, che ha costretto le persone a stare in casa. Nel 2021 abbiamo invece assistito a un’inversione di tendenza rispetto all’anno precedente, in cui si erano privilegiati i consumi in casa. Nell’anno 2021 sono stati effettuati numerosi investimenti in macchinari ed impianti industria 4.0 che hanno portato ad una ottimizzazione della capacità produttiva, sia in termini di costi che di tempo. Nell’anno 2022 la ICAB ha continuato ad effettuare investimenti in macchinari all’avanguardia, ottenendo un risparmio energetico ed idrico notevole.

Le nostre attività contribuiscono al seguente SDG:SDG target 8.2

La lotta alla corruzione

Nell’ambito delle attività di ICAB, i principali rischi in materia di corruzione risultano correlati ad eventuali rapporti con soggetti istituzionali nell’ambito dell’accesso a fondi e finanziamenti o nell’ambito di eventuali rapporti con la Pubblica Amministrazione. Nel biennio 2019-2020 abbiamo intrattenuto rapporti con la Regione Campania nell’ambito di un intervento di finanza agevolata.

Al momento non è presente in azienda un sistema strutturato per la prevenzione di queste fattispecie. Nonostante ciò, non sono emersi episodi di corruzione nel corso del periodo rendicontato nel presente Bilancio di Sostenibilità o nei precedenti periodi.

ICAB ha richiesto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato il Rating di Legalità, il cui ultimo rinnovo è stato ottenuto nel 2021 e valido per un biennio, fino ad agosto 2023. Il Rating di Legalità è un indicatore che valuta il rispetto di determinati standard di legalità da parte delle aziende che operano secondo i principi della legalità, della trasparenza, della responsabilità sociale e, più in generale, della corretta gestione del proprio business, alla cui attribuzione del rating vengono riconosciuti vantaggi in sede di concessione di finanziamenti pubblici e agevolazioni per l’accesso al credito bancario. La richiesta può essere effettuata da parte di tutte le imprese (sia in forma individuale che societaria) che soddisfano i seguenti requisiti:

• Hanno la sede operativa in Italia;
• Hanno un fatturato minimo di due milioni di euro nell’esercizio chiuso nell’anno precedente a quello della domanda;
• Effettuano l’iscrizione nel registro delle imprese da almeno due anni alla data della domanda;
• Rispettano gli altri requisiti richiesti dal Regolamento.

Il rating dà un punteggio compreso tra un minimo di una e un massimo di tre “stelle”. Il punteggio base ★ si ottiene quando vi è il rispetto di tutti i requisiti di cui all’articolo 2 del Regolamento attuativo in materia di Rating di Legalità, punteggio che può essere incrementato di un “+” per ogni requisito aggiuntivo che l’impresa rispetta tra quelli previsti all’art. 3 del Regolamento. Il raggiungimento di tre “+” comporta l’attribuzione di una stelletta aggiuntiva, fino a un punteggio massimo di ★★★.

ICAB ha ottenuto un punteggio pari a ★++ (rating base) che, tra i servizi inclusi, ha previsto:

• Un check up iniziale del livello di rating potenziale;
• Un’analisi dei rischi e dei reati normativi;
• La compilazione della documentazione necessaria;
• L’assistenza per la spedizione della domanda.

Le nostre attività contribuiscono al seguente SDG:SDG target 16.5